Il Rapporto Sinistri a Premi

L’andamento del ramo assicurativo dipende dal rapporto tra il totale dei sinistri pagati e il totale dei premi raccolti per il rischio. L’indicatore sintetico dell’andamento del ramo è il rapporto sinistri/premi.

Se la Compagnia a fine 2009 ha un portafoglio R.C.Auto di 100, ma nello stesso anno ha pagato 115 in sinistri, avrà per il ramo R.C.Auto un rapporto sinistri/premi pari a 115/100 = 1,15. La Compagnia ha pagato per i sinistri più di quanto ha raccolto in premi. Un bilancio indubbiamente negativo.

Rapporti sinistri/premi superiori ad 1 sono rappresentativi di un andamento negativo, viceversa rapporti sinistri/premi inferiori ad 1, delineano un andamento positivo.

Per far fronte ad un rapporto sinistri/premi negativo, la Compagnia dovrà necessariamente incassare più premi e pagare meno sinistri. Per raggiungere questo obiettivo andrà a modificare le proprie tariffe in aumento cercando allo stesso tempo di creare le condizioni per favorire l’entrata in portafoglio di polizze meno sinistrate (con una bassa classe di merito). Con rapporti sinistri/premio positivi la Compagnia può, invece, permettersi di applicare tariffe più basse intercettando così nuova clientela.

Il recente Decreto Bersani che prevede l’obbligo da parte della Compagnia, in caso di stipulazione di un nuovo contratto relativo ad un ulteriore veicolo della medesima tipologia acquistato dalla persona fisica già titolare di polizza assicurativa o da un componente stabilmente convivente del suo nucleo familiare, di applicare al contratto la classe di merito risultante dall’ultimo attestato di rischio conseguito sul veicolo già assicurato, la nuova procedura di risarcimento direttoC.A.R.D.” e l’ingresso nel mercato delle Compagnie online, hanno dato origine ad una drastica diminuzione del premio medio, e allo stesso tempo ad un incremento dell’importo medio pagato per ogni sinistro. Questo ha mandato in “tilt” il ramo R.C.Auto di diverse Compagnie di Assicurazione.

Si assisterà, e in alcuni casi stiamo già assistendo, ad un forte incremento dei premi R.C.Auto proprio per le motivazioni appena descritte. Il ramo R.C.Auto, preso in analisi, è un caso particolare in virtù dell’obbligatorietà della copertura, ma può essere utile per comprendere il funzionamento di tutti i rami assicurativi.

3 thoughts on “Il Rapporto Sinistri a Premi

  1. Per ovviare ad un negativo rapporto S/P una compagnia dovrebbe disincentivare con alte tariffe l’acquisizione di polizze RCA con classi di merito medio alte, mentre dovrebbe incentivare l’acquisizione di polizze con classi di merito basse. Dovrebbe inoltre non assicurare auto sprovviste di precedente assicurazione (quindi in classe 14°). Al limite dovrebbe cambiare agente in quanto se una agenzia spende per sinistri piu’ di quanto incassa il problema e’ nella mancata oculatezza nell’assunzione delle polizze.
    Roberto Perrone ex ispettore liquidatore

  2. Per ovviare ad un negativo rapporto S/P una compagnia dovrebbe disincentivare con alte tariffe l’acquisizione di polizze RCA con classi di merito medio alte, mentre dovrebbe incentivare l’acquisizione di polizze con classi di merito basse. Dovrebbe inoltre non assicurare auto sprovviste di precedente assicurazione (quindi in classe 14°). Al limite dovrebbe cambiare agente in quanto se una agenzia spende per sinistri piu’ di quanto incassa il problema e’ nella mancata oculatezza nell’assunzione delle polizze.
    Roberto Perrone ex ispettore liquidatore

  3. Per ovviare ad un negativo rapporto S/P una compagnia dovrebbe disincentivare con alte tariffe l’acquisizione di polizze RCA con classi di merito medio alte, mentre dovrebbe incentivare l’acquisizione di polizze con classi di merito basse. Dovrebbe inoltre non assicurare auto sprovviste di precedente assicurazione (quindi in classe 14°). Al limite dovrebbe cambiare agente in quanto se una agenzia spende per sinistri piu’ di quanto incassa il problema e’ nella mancata oculatezza nell’assunzione delle polizze.
    Roberto Perrone ex ispettore liquidatore

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