Il Premio

Il Premio è il prezzo in denaro che l’Assicurato è disposto a pagare affinché l’Assicuratore si assuma un determinato rischio che l’Assicurato stesso non vuole correre, o che non sarebbe in grado di affrontare del tutto o in parte.

A sua volta l’Assicuratore stabilisce un determinato premio a seconda del rischio che è disposto ad accollarsi. Più alto sarà il rischio connesso ad un particolare evento, più alto sarà il premio richiesto e viceversa.

 

Perché il Premio cambia a seconda del rischio assicurato?

Se vuoi stipulare un’Assicurazione Infortuni, l’Assicuratore ti chiederà un premio più alto se sei un muratore che lavora sulle impalcature piuttosto che un impiegato amministrativo, perché sei un individuo statisticamente più soggetto a infortuni.  L’impiegato resta otto ore in ufficio, il rischio di farsi male c’è sempre, ma rischia molto di più un muratore che può cadere da un’impalcatura e subire danni permanenti anche molto gravi. Per L’Assicuratore la professione del muratore è più rischiosa di quella dell’impiegato, quindi sarà soggetta necessariamente a tariffe e premi più alti.

La frequenza dei sinistri e il loro costo medio determinano la “pericolosità” di un rischio rispetto a un altro. Tornando all’esempio appena fatto, i sinistri per un muratore che lavora sulle impalcature sono più frequenti e più costosi rispetto a quelli che potrebbero verificarsi per un impiegato, e quindi il loro costo futuro è più alto. Il premio che paghiamo oggi deve consentire all’Assicuratore di far fronte alle probabili uscite future. Più alte e probabili sono queste uscite (come nel caso del muratore), più alto sarà il relativo premio.

Al premio così calcolato, detto anche “premio puro”, bisognerà aggiungere i caricamenti (remunerazione della rete di vendita e costi di gestione amministrativa) e le imposte, ottenendo così il premio finito, ovvero quanto effettivamente paghiamo.

Le imposte incidono notevolmente sul premio finale. Ad esempio nell’Assicurazione Auto avremo :

  • un’imposta del 12,50% (16% dal 1 Luglio 2012) sul premio per l’R.C.Auto
  • un’imposta del 13,5% sul premio per le garanzie A.R.D. (Auto Rischi Diversi)
  • i contributi al Servizio Sanitario Nazionale pari al 10,5% del premio per l’R.C.Auto
  • un  ulteriore contributo del 2,5% sul premio per l’R.C.Auto destinato al Fondo di garanzia per le vittime della strada

 

Quali altre variabili incidono sul Premio?

Il premio varia anche in base alla storia e alla forza finanziaria dell’Assicuratore (o Compagnia di Assicurazione). Consideriamo le Compagnie X e Y che hanno raccolto 100 in premi dai propri Assicurati, per un dato rischio e in un preciso arco di tempo (1 anno). Se la Compagnia X ha dovuto risarcire 70 a causa dei sinistri mentre la Compagnia Y ne ha risarciti 115, è ovvio che X è in attivo perché ha raccolto 100 e pagato 70, Y invece ha un passivo di 15 perché ha raccolto 100 e pagato 115. Ciò permetterà alla Compagnia X di applicare delle tariffe più basse rispetto alla Compagnia Y, che per recuperare il “rapporto sinistri a premi del ramo” dovrà applicare tariffe più alte. E’ sempre consigliabile  quando si vuole stipulare un contratto di Assicurazione, capire e conoscere il contenuto delle garanzie offerte e rivolgersi per un preventivo (alle stesse condizioni) a diversi Assicuratori, perché in virtù del meccanismo sopra descritto è molto probabile che per un dato rischio sia più conveniente la Compagnia X, mentre per un altro lo sia la Compagnia Y.